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Potenziamento della capacità diagnostica

15 Ottobre, 2020
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Un nuovo rapporto, pubblicato dall'NHS England poco più di una settimana fa, ha evidenziato la necessità di riformare l'attività diagnostica e di introdurre un nuovo modello di servizio per offrire percorsi sicuri e incentrati sul paziente e per migliorare la produttività.

Un nuovo rapporto, pubblicato dall'NHS England poco più di una settimana fa, ha evidenziato la necessità di riformare l'attività diagnostica e di introdurre un nuovo modello di servizio per offrire percorsi sicuri e incentrati sul paziente e per migliorare la produttività.

IL rapporto importante è stato il risultato di una revisione dei servizi diagnostici, commissionata dal direttore esecutivo del NHS Sir Simon Stevens come parte delPiano a lungo termine del SSN. Suggerisce modi per rivedere radicalmente il modo in cui vengono erogati i servizi di risonanza magnetica, TC e altri servizi diagnostici, tra cui l'endoscopia, in un contesto di crescente domanda e necessità di facilitare la ripresa dalla pandemia di Covid-19.

Il nuovo rapporto sostiene la separazione della diagnostica acuta ed elettiva ove possibile, per migliorare l'efficienza e ridurre i tempi di attesa. I controlli diagnostici in A&E dovrebbero essere separati dai test eseguiti prima delle procedure di routine e, in base alla proposta, verrebbero istituiti hub diagnostici autonomi "senza Covid" nella comunità, lontano dai siti ospedalieri acuti. Sono inoltre proposti miglioramenti alla diagnostica per pazienti ricoverati, come l'accesso all'endoscopia in giornata, per liberare posti letto.

L'approccio porterebbe numerosi benefici: i pazienti potrebbero essere sottoposti al test più vicino a casa, il numero di pazienti che si recano in un ambiente ospedaliero potrebbe essere ridotto, i pazienti potrebbero essere rassicurati sulla sicurezza delle procedure di partecipazione e i tempi di attesa per le diagnosi non urgenti potrebbero essere ridotti. Renderebbe inoltre il SSN più resiliente e garantirebbe la continuità delle cure elettive in caso di un periodo prolungato di Covid-19 o di un'altra pandemia.

Ma per raggiungere questo obiettivo, saranno necessari investimenti significativi in nuove strutture e attrezzature, insieme a un aumento significativo della forza lavoro diagnostica. È quindi probabile che il piano richieda tempo per essere implementato.

C'era già bisogno di un radicale miglioramento nei servizi diagnostici prima della pandemia, con una domanda in rapida crescita soprattutto negli ultimi cinque anni. Ciò ha portato a un netto aumento delle violazioni dello standard diagnostico di sei settimane negli ultimi due anni, nonché a un sostanziale aumento dell'outsourcing sia dell'imaging che dell'endoscopia.

Il professor Sir Mike Richards CBE, che ha guidato la revisione, ha affermato che, sebbene esistesse già la necessità di un cambiamento radicale, questa è stata ulteriormente amplificata dalla pandemia. Il rischio di infezione da Covid-19 da e verso i pazienti che si presentano per test diagnostici ha rallentato il flusso di pazienti, in particolare per la scansione TC e l'endoscopia, e questo, in combinazione con le cancellazioni durante il periodo di blocco, ha portato a un arretrato considerevole.

Oltre all'aumento della capacità e alla separazione tra diagnosi elettiva e di urgenza, sono necessari anche nuovi modelli di erogazione dei servizi per garantire percorsi sicuri verso la diagnosi, tra cui l'estensione dell'uso di consulenze virtuali e diagnosi di comunità per ridurre al minimo le visite negli ospedali per acuti.

Sebbene sia evidente la necessità di una maggiore capacità diagnostica e di nuovi metodi di lavoro per potersi riprendere dal drastico calo di attività registrato durante la pandemia, è già possibile ottenere una netta separazione dei percorsi utilizzando un'infrastruttura sanitaria flessibile.

L'uso di strutture di endoscopia mobili o modulari o unità di imaging, sono ideali per dare il via allo sviluppo dei Community Diagnostic Hub proposti, contribuendo a garantire che la capacità diagnostica elettiva possa essere protetta e le liste di attesa possano essere ridotte. Molti ospedali stanno già utilizzando infrastruttura clinica flessibile per creare ambienti autonomi e privi di Covid-19.

Mettiti in contatto per saperne di più, o leggere il rapporto di Sir Mike Richards CBE.

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